PLAYSTATION HOME

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Sky Pinny
view post Posted on 9/3/2007, 14:01




Indubbiamente il gaming online ha definitivamente sconfinato il mondo dei Pc per arrivare alla vita di tutti i giorni. I primi esperimenti nel campo del gioco su console casalinghe risalgono addirittura al mitico Nintendo Entertainment System, per poi passare di piattaforma in piattaforma (e di anno in anno) fino ad arrivare a concretizzarsi in modo soddisfacente su Xbox. Microsoft, infatti, grazie alle conoscenza nel campo dovuta al suo impegno nello sviluppo di applicazioni e sistemi operativi per Personal Computer, è riuscita a creare un'infrastruttura decisamente efficiente, con l'integrazione di una lista amici con la quale vedere in ogni momento a quale gioco stiano giocando le persone che conosciamo, con la possibilità di unirci a loro e scambiare messaggi, sia testuali che vocali. La cosa si è evoluta con il passaggio a Xbox 360, che ha aggiunto una serie di ulteriori possibilità, come chat vocali in qualsiasi momento, anche se siamo sulla dashboard di sistema, scaricamento di contenuti aggiuntivi, video, film, classifiche online e molto altro ancora. Inoltre è possibile darci un posizionamento sociale, attraverso le varie “zone” e il proprio GamerScore, un punteggio che identifica gli obiettivi sbloccati nei vari videogiochi, definendo anche il loro grado di completamento. Oltre a Microsoft, anche Nintendo con il suo Nintendo Wii ha proposto il cosiddetto “Connect 24”, con il quale la nostra console è collegata a tempo indeterminato ad Internet, con la possibilità di consultare notizie in tempo reale e altro ancora, oppure creare degli avatar virtuali chiamati Mii, che rappresentano una nostra caricatura da scambiare con gli amici per farla partecipare ai loro giochi.
Bene, mettere queste cose insieme, ed unitele ad un mondo persistente online stile MMORPG e otterrete la Playstation Home, la nostra nuova “casa virtuale”progettata da Sony per gli utenti PlayStation 3. Durante il keynote di Phil Harrison, presidente di Sony Worldwide Studios, tenutosi durante il Game Developers Conference 2007, si è parlato di “Game 3.0”. Con questo termine ci si riferisce ad una evoluzione del gioco, così come Internet è arrivato al cosiddetto “Web 2.0”, con il quale gli utenti hanno potuto usufruire dei mezzi a disposizione per creare comunità virtuali e servizi come i blog, Youtube, Google Video, i vari Wiki e altro ancora. Home si propone quindi di mettere a disposizione un modo per creare una community di utenti, in un mondo persistente e dove possiamo virtualmente fare qualsiasi cosa.

Casa dolce casa

Dopo aver selezionato l'apposita opzione “Home” presente nella Cross Media Bar di Playstation 3 verremo catapultati nella “Central Lounge” pubblica, un luogo di ritrovo virtuale con i nostri amici. Ovviamente sarà necessario personalizzare il nostro avatar virtuale, che, a differenza dei Mii di Nintendo, avrà un aspetto decisamente realistico. L'editor a disposizione ricorda quelli avanzati (anche se non a quel livello) di titoli quali Oblivion o Top Spin 2, con la possibilità di definire ogni singola caratteristica del nostro volto. Non mancheranno i vari vestiti e accessori, alcuni dei quali anche acquistabili a pagamento. All'interno di questa lobby è possibile comunicare con gli utenti in vari modi, da semplici animazioni che esprimono allegria o altri sentimenti come quelle presenti in World Of Warcraft per intenderci, a messaggi testuali predefiniti o scritti a tastiera (consigliato l'utilizzo di una keyboard USB a tal proposito) o ancora, se provvisti di headset bluetooth wireless, con messaggi vocali e non manca neppure la videochat con EyeToy o webcam compatibile. In definitiva si può comunicare in qualunque maniera si voglia.

Spazi Pubblici e Privati

Ovviamente, oltre alla Central Lounge, ci saranno altri ambienti esplorabili, suddivisi tra pubblici e privati. Quelli pubblici, come dice il nome stesso, saranno disponibili per tutti gli utenti e sono costituiti principalmente da riproduzioni dei luoghi di ritrovo della vita reale. Alcuni esempi mostrati durante la conferenza sono stati il Game Lounge nel quale andare a giocare a biliardo, bowling o fare qualche partita ai classici arcade game del passato; oppure il cinema, con poster e trailer di film realmente esistenti, con la possibilità di vedere i filmati a pieno schermo oppure seduti sulla nostra “poltroncina virtuale” insieme agli altri spettatori. Interessante il fatto che non solo potremo vedere i trailer dei film in uscita, ma è prevista la possibilità di pubblicare dei propri filmati in futuro per poterli condividere con tutti.
Gli ambienti privati, invece, sono essenzialmente due: la casa e la Hall Of Fame. La dimora personale non è altro che un piccolo appartamento che potremo personalizzare come vogliamo, disponendo i mobili e l'arredamento come più ci aggrada, con la possibilità di aggiungere poster partendo da immagini salvate sull'hard disk o invitare i nostri amici per una serata di ballo facendogli ascoltare le musiche presenti sul nostro disco fisso. Non mancano anche i vari elettrodomestici e la scelta della tv, ad esempio un bel Sony Bravia da 42 pollici per vedere i nostri filmati preferiti. Ovviamente, con l'aumentare delle nostre esigenze, potremo ingrandire la casa, aggiungendo nuovi piani e stanze.
La Hall Of Fame invece farà la gioia di ogni persona che ama vedere i propri progressi nei giochi. Prendendo in prestito l'idea degli “achievements” su Xbox 360, in questa stanza potremo vedere i nostri trofei e premi ricevuti per poi mostrarli agli amici per farli crepare d'invidia. Il numero di bacheche a nostra disposizione sarà limitato e quindi dovremo scegliere anche quali inserire, con riferimento a quelli di cui andiamo più fieri.

Tutti i menù di PlayStation Home saranno accessibili via una PlayStation Portable virtuale, che il nostro alter ego digitale estrarrà ogni volta che dovremo consultarla, in modo del tutto analogo a quello che succede in Doom 3 con il PDA, riproducendo l'azione nel mondo cybernetico.

Le prime impressioni su questa piattaforma Sony sono decisamente positive. Pur essendo un progetto senza dubbio imponente, siamo fiduciosi sulla sua buona riuscita. E' evidente il fatto che la società abbia preso spunto da quello che ha proposto la concorrenza, ma riuscendo, ad unire il tutto in un modo unico, creando un vero mondo virtuale alla Second Life. Abbiamo quindi di fronte qualcosa che va oltre al Live! di Microsoft ed il Wii Connect 24 di Nintendo e che, se sviluppato adeguatamente, riuscirà a fornire un motivo in più per acquistare PlayStation 3. Il servizio inizierà il prossimo mese in una fase di Closed Beta per poi essere rilasciato in autunno gratuitamente sul PlayStation Network.
 
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alexandra147
view post Posted on 4/10/2015, 21:44




"Ho sofferto di porno-dipendenza": una donna racconta la sua storia

A 22 anni, Oghosa Ovienrioba, una brillante studentessa inglese di legge, ha deciso di uscire allo scoperto raccontando a tutti di aver sofferto per quasi dieci anni di una vera e propria dipendenza dai filmati porno, nonché della fatica che ha fatto per uscire fuori da quel circolo vizioso che la costringeva a non poter fare a meno di guardare scene di sesso ad ogni ora del giorno e della notte.

"La prima volta che l'ho visto è stato uno shock. Poi, gradualmente, la sorpresa è diventata eccitazione, fino a che non ne ho potuto più fare a meno" ha raccontato la giovane che dice di aver visto quasi 400 ore di filmati, ma che ora afferma di essere guarita e di voler aiutare coloro che soffrono del suo stesso disturbo attraverso dei video, pubblicati su YouTube.

"Molte persone non credono che le ragazze possano soffrire di dipendenza da film porno, invece è un problema che può interessare entrambi i sessi. Io spero di poter fare qualcosa per aiutare qualcuno. Parlarne è il primo passo", ha spiegato la ragazza, la cui ossessione per i filmati hard è diventata sempre più grave intorno ai 20 anni, quando non riusciva neanche più a lasciare la sua stanza e si sentiva sola e incompresa.

Secondo Oghosa, l'accesso al materiale multimediale per adulti, è troppo facile per i giovani: "Ho iniziato per curiosità, da una semplice ricerca su Google. Intorno ai 18 anni ho avuto una relazione e per un po' ho smesso. Poi all'università, in una nuova città, di nuovo single, ho ricominciato. Per un periodo di 2-3 anni ho visto film porno tutti i giorni, non riuscivo a pensare ad altro. Non riuscivo più a vedere le persone come persone: per me erano solo oggetti sessuali. Qualsiasi cosa, anche un ragazzo che si toglieva una maglietta o una ragazza che si spogliava, mi facevano venire voglia di vederne ancora. Mi rinchiudevo nella mia stanza per ore, con la luce spenta, davanti allo schermo. Mi vergognavo di me stessa", ha spiegato.

A 21 anni, finalmente, la svolta "grazie alla fede": "Parlarne mi ha fatto realizzare meglio ciò che stavo vivendo. Come cristiana, ho imparato a controllare cosa lascio entrare nel mio cuore. Ora evito di guardare quel tipo di film o salto dei passaggi troppo 'hot' in alcuni libri". Il video in cui racconta la sua dipendenza fa parte del "recupero": "Ho ricevuto centinaia di commenti. Alcuni mi hanno fatto piangere. Molti mi hanno raccontato di quanto si fossero sentiti soli prima della mia testimonianza".

Per non far sì che altri giovani non vivano il suo problema, Oghosa crede che debbano essere messi dei paletti alla pornografia online: "Mi spezza il cuore sapere che un bambino può accedere facilmente al materiale pornografico come ho fatto io. Ci sono restrizioni per alcool e fumo e devono essercene anche per il porno".

 
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1 replies since 9/3/2007, 14:01   58 views
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